Siamo arrivati, in pullman, a Comodoro Rivadavia, Patagonia 45° 51? 53? S, 67° 28? 51? W.
Il problema è tutto in quel 45° sud. I velisti li conoscono bene, per esperienza diretta oppure attraverso il mondo mitico dei marinai che chiamano i venti oltre il 40mo parallelo sud “i ruggenti” e quelli oltre il 50mo “gli urlanti“.
Non è che ci voglia una grande fantasia per associare il nome al suono che questi venti producono e lo fanno per tutto il santo giorno.
Quando chiediamo alla gente che incontriamo se sarà sempre così, riceviamo le risposte più diverse nell’esposizione ma nella sostanza, in modo sottointeso, è evidente, anche se velato dalla gentilezza patagonica, che la risposta sia sempre: “ma che cazzo di domanda fai, sei in Patagonia, non a Igea Marina“.
Messaggio ricevuto.
Questo non toglie che il nostro avvicinamento a Ushuaia non abbia un fascino particolare. Il ciclista sopporta solo venti portanti o, altrimenti laschi, travesi e bolina con un range limitato di vento, soprattutto se devi pedalare per tutto il giorno.
Abbiamo così trovato un sito di previsione dedicato esclusivamente ai venti della Patagonia.
Domani danno 38 kts di massima intensità (basta moltiplicare x2 e trovate i kmh). Hasta luego…