Ultimi km prima di arrivare alla “Fin del Mundo”.
La nostra mente ha bisogno di archetipi per riuscire a delimitare un territorio, altrimenti sbrocca dura.
Ushuaia, almeno per i viaggiatori, è uno di questi.
Una meta, un qualche cosa da raggiunger per poter fare un punto oltre il quale non è possibile andare e dove i viaggiatori, per fortuna, cedono la mano agli esploratori.
Quando cercavo di disegnare le tracce del nostro viaggio avevo fatto un’associazione tra la forma della terra del Fuoco protesa verso l’Antartico (e viceversa) con la cappella Sistina e la creazione di Adamo e anche con il collo di una clessidra.
Ogni fine del mondo è l’inizio di uno nuovo, magari non diverso, ma nuovo.
Facciamo colazione alla nostra Panaderia di Tolhuin e pedaliamo tra saliscendi, pioggia, neve, sole fino alle porte della Fine del Mondo, quando le superiamo siamo bagnati e infreddoliti, ma con tutta la retorica del caso: Felici.