Patagonia Coast to Coast giorno 19 Dicembre.
La densità di popolazione della Patagonie, e per traslazione, immagino, anche quella della Terra del Fuoco, è di 1,6 abitanti per kmq, tanto per dare un idea l’Umbria, la regione in cui vivo, ne conta 106.
In pratica a parte i conducenti dei rari camion, pullman e pickup che abbiamo incrociato, oggi come sempre negli ultimi giorni abbiamo incontrato persone alla partenza e all’arrivo.
Il mondo Fuegino però pullula di vita nell’apparente immobilità di un orizzonte che non ti accorgi che si muove nemmeno quando è frustato del vento.
I guanaco, una specie di lama, sono diventati un incontro familiare. Ti guardano immobili, impettiti con le orecchie alzate, sospettosi e pronti alla fuga. Sono timidi.
Gli struzzi, con numerosa prole al seguito; i loro pulcini, grandi come tacchini, corrono scontrandosi fra di loro in una corsa scompigliata come quella in Alice nel paese delle meraviglie.
Le pecore, in alcuni luoghi greggi a perdita d’occhi. Grigie, morbide, gonfie di lana con i loro agnelli, che ahi loro, finiscono in casseruola (Il cordero patagonico è un piatto prelibato).
La volpe, il pezzo forte. Esattamente come te l’aspetti. Ti guarda con gli occhi di chi sa cacciare e difendersi, di chi si sente sicura in un territorio dove la sua minaccia maggiore probabilmente arriva dalle ruote di un camion.