02 dicembre 2016
Partiamo, non senza qualche piccolo contrattempo per problemi di pagamento con la carta di credito, per raggiungere Buenos Aires, dove troveremo un po di riposo dopo 1600 km percorsi.
Come sempre, quando si approcciano in bicicletta le grandi città metropolitane, la difficoltà principale da superare si divide in due ordini pratici: l’assenza di strade confacenti ai ciclisti e l’abitudine dei conducenti locali ad avere fra le ruote delle biciclette (a meno che tu non entri ad Amsterdam).
Tanto per cominciare troviamo 40 km di “lavori in corso” per il rifacimento del manto stradale. Come potete immaginare, se lo stavano rifacendo, è perché si trova in condizioni disastrose che sommate al fatto di essere su una sola corsia di transito su cui passava tutto il mondo dotato di motore fa un totale di 40 km infernali.
Superato il peggio, Buenos Aires, ci ha accolti nel suo ventre affollato con generosa dolcezza. Che lo spirito di Borges ci accompagni.
Hasta luego amigos!