“Maestro, che cosa facevi prima di raggiungere l’illuminazione? – “tagliavo la legna”.
“Maestro e cosa fai oggi che hai raggiunto l’illuminazione? – “taglio la legna”
L’apparente semplicitá del gesto ripetitivo della pedalata è perfetto per capire quando riesci a stare concentrato nella tua azione.
Se, come noi, lo ripeti per almeno 8 ore e per molti giorni su lunghi percorsi ripetitivi e monotoni, ti accorgerai che la pedalata cambia con il trascorrere delle ore e che solo una mente concentrata può ottimizzare per produrre il migliore rendimento.
Pedalare, per giorni, per 120/130 km di strada rettilinea piatta o con continui “mangia e bevi” senza nessun tipo di ristoro, e quando dico ristoro intendo nemmeno un po’ di ombra, è uno sforzo di testa prima che di gambe.
Se rimani concentrato per il maggior tempo, la mente si occupa di pedalare bene, dosare le energie, farti bere ad intervalli regolari acqua a 35 gradi dal sapore sgradevole.
Si occupa anche di scovare il meglio da quello che, l’apparenza poco, ti circonda.
Ieri mentre pedalavamo esattamente in queste condizioni, un Flamingo si è alzato in volo al nostro passaggio.
Imponente, elegante, leggero.
Il suo colore rosa contro un cielo turchese sbuffato da nuvole candide.
Da rimane senza fiato e, per questa volta, non per una salita .