Scendere verso sud dall’appendice Argentina di Missines, incastrata tra Brasile e Paraguay, per i ciclisti richiede molta pazienza e un po di coraggio misto a incoscenza.
Piú di 300 km di continui, incessanti, inevitabili “mangia e bevi” mettono alla prova chiunque, ma fortificano la tenacia.
Diciamo che abbiamo superato la prova di ammissione al corso che, speriamo, ci porterà ad essere degli autentici patagonici.
Ieri abbiamo fatto una pausa accolti da Lurdes e Andrea, due splendide ragazze che ci hanno offerto quanto necessario per rifocillarci: acqua, di dubbia provenienza, con abbondante ghiaccio.
Con Paolo ci siamo gurdati come per cercare di ricordare, senza proferire parola, dove avevamo messo l’Imodium…
l’acqua, era fresca come i sorrisi di Lurdes e Andrea e il viaggio è stato piacevole.
Ogni tanto vale la pena rischiare.